Salviamo gli affreschi della chiesa di Santa Croce

APPELLO DI ASSOCIAZIONI E CLUB CANAVESANI A FAVORE DEL PROGETTO

In questi mesi la Confraternita di Santa Croce ad Ivrea sta portando avanti un progetto finalizzato al restauro degli affreschi tardobarocchi presenti nella chiesa di Santa Croce in via Arduino.

Si tratta di affreschi eseguiti nel 1753 e nel 1761 da Luca Rossetti da Orta, un valente artista che ha operato ad Ivrea anche nella chiesa di San Gaudenzio, nel salone del Palazzo Vescovile, nell’ex convento di San Francesco (ora sede della questura) e probabilmente anche nell’oratorio del Seminario Diocesano. I suoi dipinti (che hanno conosciuto un crescente interesse da parte degli storici dell’arte) testimoniano dunque, per la città di Ivrea, un momento fertile nella stagione del Barocco piemontese, capace di confrontarsi con la corte sabauda, apportandovi anche nuove suggestioni Il ciclo di affreschi di Santa Croce evidenzia la maestria di Luca Rossetti nel rispondere al desiderio della confraternita di far sì che la loro chiesa diventasse – come scrisse a quel tempo Pietro Giustiniano Robesti – «una delle più vaghe che vi siano nella città, tutta ornata di pitture di ottima mano […]». I temi legati alla celebrazione del culto mariano che i confratelli desideravano veder realizzati erano da un punto di vista teologico alquanto impegnativi e, per ceri versi, intellettualistici; il pittore seppe esprimerli con una singolare verve creativa, capace di produrre invenzioni sceniche, prospettive audaci e finte architetture in grado di dilatare illusionisticamente gli spazi reali, veramente modesti, della chiesa.
Gli affreschi di Santa Croce –chi l’ha visitata lo sa bene – versano in una condizione di progressivo deterioramento e necessitano di urgenti restauri. La confraternita di Santa Croce, partecipando ad un apposito bando della Fondazione San Paolo, ha ricevuto circa la metà dei fondi necessari per il restauro di tutti gli affreschi della cupola e del presbiterio. Si pone la esigenza di acquisizione di altre risorse finanziarie, altrimenti si dovrà abbandonare il tentativo di salvare e mettere a disposizione della collettività un simile bene storico-artistico; e non si vede purtroppo quando si potrà ripresentare una simile occasione.
Le associazioni culturali ed i club che hanno deciso di sottoscrivere il seguente appello condividono pienamente l’iniziativa, stante il loro impegno statutario di promuove la conoscenza del territorio canavesano e di valorizzarne le capacità attrattive. Esse s’impegnano pertanto a promuove la conoscenza e l’interesse per il progetto di restauro presso i propri soci e auspicano che le istituzioni non manchino di fare la loro parte.