Santa Croce: una storia di tre secoli ed un bene artistico della comunità eporediese
Vista dall’esterno la chiesa di Santa Croce in via Arduino ad Ivrea non colpisce la nostra attenzione, soffocata com’è, ai due lati, da palazzi che la sovrastano.
Gli eporediesi la chiamano ‘’la gesia dle cadene’’ ferro che delimitano la piazzetta in ciottolato antistante. La facciata ottocentesca si fa notare solo per le sculture di Giuseppe Argenti (lo stesso artista che ha realizzato le statue poste sulla facciata del Duomo).
La lunetta sopra il portale con le Anime del Purgatorio ed il gruppo della Deposizione dalla Croce posto in facciata richiamano la storia della chiesa nata come oratorio della Confraternita del Suffragio e divenuta poi confraternita di Santa Croce
Quali sono i principali motivi di interesse della chiesa?
Innanzi tutto la sua storia. Una storia fortunatamente abbastanza ben documentata , sin dal momento della sua inaugurazione nel 1623 sotto il titolo di “Natività di Maria Santissima”, come casa-oratorio della confraternita avente finalità di beneficienza e di suffragio per le anime dei defunti. Messasi in evidenza per le opere di devozione e carità durante la spaventosa peste del 1630, la confraternita si sviluppò sino a tutto il XVIII secolo.
A norma di statuto potevano – fatto abbastanza singolare – far parte di questa confraternita anche le donne (Consorelle)
Le carte d’archivio ci parlano di una confraternita costantemente impegnata a migliorare il decoro della chiesa impreziosendola di strutture, arredi e dipinti di alta qualità artistica
Alcune date salienti
1668 – 1686 Interventi sulla struttura muraria e costruzione del coro
1690 e 1692 Altari laterali (S. Filippo Neri e S. Lucia)
1693 Galleria dell’organo
1695 Stalli del coro
1697 Arredi della sacrestia
1731-32 Campanile
1749 Nuovo altare maggiore
1752 Costruzione della cupola
1753 Primo intervento di Luca Rossetti
1761 Secondo intervento di Luca Rossetti
1777 Rifacimento campanile
La confraternita ‘’rinasce’’ nel 1980.
La confraternita del Suffragio, soppressa a seguito delle vicende napoleoniche, rinacque già nel 1802 fondendosi con la compagnia del SS. Nome di Gesù ed assumendo la denominazione di confraternita di Santa Croce.
Avendo rischiato di estinguersi per mancanza di interesse, la confraternita trovò nuova vita nel 1980, con il placet di Monsignor Bettazzi. È oggi a sola confraternita presente ad Ivrea. La chiesa è ancora consacrata: vi ci celebrano le feste religiose di “S. Croce” e dei “Defunti”, con la partecipazione anche del Vescovo.
A proprie spese la Confraternita ha provveduto in questi anni al totale rifacimento del tetto, al restauro del campanile (compreso il rivestimento in rame del suo bulbo), al rifacimento e messa a norma, dell’impianto elettrico di illuminazione e parecchio altro ancora. Si può facilmente immaginare in quale situazione di degrado verserebbe l’edificio e l’apparato decorativo senza tali interventi!
La sfida è oggi quella di impedire il degrado dello straordinario ciclo di dipinti murali che la chiesa racchiude, opera del pittore Luca Rossetti di Orta.