Affreschi di Santa Croce 15mila euro per il restauro
da “La Sentinella del Canavese” del 9 novembre 2020 di Vincenzo Iorio
La cifra messa a bilancio dal Comune come contributo al primo lotto di lavori.L’intero ciclo tardo barocco versa in uno stato di progressivo deterioramento.
IVREA Quindicimila euro. È quanto l’amministrazione comunale di Ivrea ha stanziato come contributo straordinario per l’avvio del progetto di restauro degli affreschi tardo barocchi della chiesa di Santa Croce. L’annuncio è stato fatto in consiglio comunale, lunedì scorso, dall’assessore alla Cultura Costanza Casali su sollecitazione arrivata dall’interpellanza del consigliere di minoranza Andrea Benedino (Pd). «Un contributo – precisa Casali – sul primo lotto dei lavori e che auspichiamo possa invogliare altre realtà a partecipare al restauro». Tra questi – ha aggiunto Benedino – spero ci sia anche la diocesi di Ivrea. Il progetto di restauro degli affreschi presenti nella chiesa di Santa Croce in via Arduino, eseguiti nel 1753 e nel 1767 da Luca Rossetti da Orta, viene portato avanti dalla Confraternita di Santa Croce. «Gli affreschi -spiega il consigliere Benedino – versano attualmente in una condizione di progressivo e grave deterioramento e necessitano di urgenti restauri. Il costo del progetto complessivo di restauro, suddiviso in tre lotti, è stato quantificato in circa 430.000 euro».
Nel gennaio di quest’anno la Confraternita, oggi presieduta da Massimiliano Fornero, ha partecipato al bando “Cantieri barocchi- Superfici decorate dell’architettura” della Compagnia San Paolo di Torino, presentando il progetto relativo al primo lotto (restauro della cupola e delle due pareti presbiteriali), la parte più pregiata dell’intero ciclo, fitto di riferimenti teologici, svolto con maestria senza eccessi e stonature. Il progetto è risultato tra i 16 approvati su 73 presentati, aggiudicandosi 55mila euro, necessari però a coprire il 50% del costo totale del primo lotto di intervento. Il finanziamento della Compagnia San Paolo ha però un vincolo di non poco conto: se non si trovano fonti di finanziamento per la parte restante si perde tutto. Questa estate diverse associazioni culturali cittadine (tra cui Rotary Club, La Via Francigena di Sigerico, Soroptimist Ivrea e Canavese, Club Unesco e Associazione Storia ed Arte Canavesana) hanno promosso nei mesi scorsi un appello alle istituzioni cittadine affinché si reperiscano ulteriori fonti di co-finanziamento. Il Comune ha risposto all’appello e si spera arrivino altri contributi. È un’occasione irripetibile quella offerta dalla Confraternita – conclude Benedino – per sottrarre al progressivo degrado e mettere a disposizione della collettività e delle generazioni che verranno dopo di noi un bene storico-artistico di assoluta rilevanza territoriale e non solo». –